Le fasi dell'evoluzione del comportamento
Lo sviluppo comportamentale dipende da molti fattori: genetici, EPIGENETICI (VOCE DIZIONARIO) ed esperienziali. Alla nascita il sistema nervoso non è ancora sviluppato completamente; senza gli appropriati stimoli la percezione sensoriale e il normale sviluppo cognitivo possono non svilupparsi correttamente ponendo le basi per futuri problemi comportamentali.
Periodo SENSIBILE
Si intende un intervallo in cui possono esser favoriti specifici insegnamenti o esperienze e si sviluppano competenze, caratteri che costituiranno il futuro repertorio comportamentale. Tali periodi possono variare in durata in base alla razza e ai genitori.
Periodo PRENATALE
Comprende la vita intrauterina fino alla nascita (durata della gravidanza: circa 63 giorni). I feti possiedono già alcune competenze sensoriali (tattili, gustative e in parte olfattive). Lo stato nutrizionale, emotivo e fisico della madre può influire sul loro sviluppo: carenze nutrizionali durante gravidanza e allattamento e situazioni vissute come particolarmente stressanti possono portare a deficit nell’apprendimento, instabilità emotiva e difficoltà dal punto di vista sociale.
Periodo NEONATALE
Va dalla nascita all’apertura degli occhi (generalmente a 7-10 giorni di vita). I gattini percepiscono stimoli termici, tattili e olfattivi (indispensabili per l’orientamento verso la madre) ma sono prevalentemente ciechi e sordi e dipendono completamente dalla madre. Sono presenti alcuni riflessi e il sonno (momento in cui viene prodotto l’ormone della crescita) occupa il 90% della giornata. Separazioni dalla cucciolata e dalla madre in questo periodo possono provocare deficit di apprendimento e comportamenti di aggressione.
Periodo di TRANSIZIONE
È un periodo estremamente breve: va dall’apertura degli occhi alla comparsa del riflesso di orientamento uditivo (16° giorno circa). In questo periodo si ha un aumento delle abilità sensoriali, della motilità e conseguentemente dell’interazione con l’ambiente circostante, il sonno di riduce al 65-70% della giornata e la corteccia cerebrale si sviluppa completamente. Il gattino percepisce i feromoni rilasciati dalla linea intermammaria della madre che identifica come figura di riferimento rassicurante.
SOCIALIZZAZIONE
Va dalle 2 alle 7-10 settimane di vita. È caratterizzato da una minore dipendenza dalla madre e da un aumento delle interazioni sociali e ambientali. È il periodo più importante dal punto di vista sensoriale (completo sviluppo degli apparati) e sociale: esperienze piacevoli con conspecifici (contatti fino alla 5°-7° settimana e incontri frequenti negli anni successivi) e altre specie (uomo compreso) permettono al gattino di conoscere l’altro e ritenerlo un partner sociale.
Dopo la 12a-14a settimana la socializzazione con altre specie diventa più difficile. Dalla 3° settimana mostrano gioco sociale con i fratelli (sostituito alla 12°-14° settimana con il gioco solitario), mentre la madre supervisiona e punisce comportamenti troppo esuberanti aiutando i piccoli a interiorizzare tali insegnamenti e a trasformarli in autocontrolli.
DISTACCO
Inizia con lo svezzamento (la madre dalla 4a settimana porta loro piccole prede e si rende gradualmente meno disponibile alla poppata) e termina, per intervento dell’uomo, tra la 7a e la 9a settimana di vita. È possibile individuare un distacco precoce (4a-5a settimana) e uno tardivo (12a-15a settimana) in base alle condizioni ambientali (numerosità e sesso dei membri della cucciolata, risorse alimentari, ambiente rurale vs urbano, ciclo estrale della madre).
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