Il gioco è un elemento fondante per qualsiasi individuo: è il miglior modo per apprendere, favorire nuove competenze e sviluppare una corretta relazione tra proprietario e gatto. Perché ciò accada è importante che il gioco sia piacevole e divertente in ogni momento, per entrambi i soggetti coinvolti, sempre diverso (il gatto perde facilmente interesse se monotono e ripetitivo) e adeguato alle capacità del gatto: un gioco troppo difficile o senza che si possa raggiungere un obiettivo potrebbe provocare frustrazione, portando il gatto a ignorare il gioco e inficiare la relazione.

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QUANDO SI COMINCIA A GIOCARE?
È possibile osservare attività di gioco nei gattini a partire dalla terza settimana di vita (momento in cui la mamma inizia il processo di svezzamento). Con il progredire dei giorni i gattini migliorano la propria coordinazione motoria e inscenano agguati e lotte; l’attività ludica aumenta fino alle undici settimane, per poi diminuire nel gatto adulto.

I DIVERSI TIPI DI GIOCO
È possibile riconoscere due tipi di gioco: il gioco solitario, effettuato con oggetti virtuali o reali, e il gioco sociale, in cui è coinvolto un altro soggetto appartenente alla stessa specie o a specie diversa. Nel gatto adulto il gioco solitario è molto più sviluppato rispetto a quello sociale; qualsiasi gioco ricordi la caccia è adatto (la cosa importante è che non si giochi con mani e piedi per evitare di proporre giochi diseducativi che potrebbero favorire comportamenti di aggressione): via libera quindi all’inserimento nell’ambiente di palline, topolini, scatole con corde pendenti a cui legare oggetti di diversa fattezza e materiale, tunnel per corse e agguati a finte prede. 

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I GIOCHI GIUSTI
Perché il giocattolo sia interessante è importante che venga creato un minimo movimento, non sia di dimensioni eccessive, sia in materiale morbido. Meglio evitare giocattoli con sonaglio interno o materiale in plastica rigida e rumorosa poiché tali suoni potrebbero urtare il delicato udito del gatto. Sarà opportuno consigliare di rinnovare frequentemente gli oggetti lasciati a disposizione così da mantenere sempre vivo l’interesse e proporre sessioni di gioco solitario e collaborativo durante l’arco della giornata. 

Il gioco collaborativo è uno strumento molto utile per rinsaldare le relazioni, rinforzarle e arricchirle. Possono esser proposte diverse attività. Le piccole ricerche olfattive con iniziale lancio di pezzetti di snack e dispersione di altri pezzetti su superfici differenti (il gatto possiede infatti un senso dell’olfatto molto sviluppato e non disdegna questa attività che può esser fatta inizialmente insieme e quindi in solitaria).Nascondere pezzetti di snack o giocattoli in scatoline di carta, tunnel o dispenser fissi. Allestire un percorso sfruttando il mobilio presente su cui spargere pezzetti di snack e invitare il gatto a cercarli indicando il tragitto con una mano. Lanciare topini o palline per farli rincorrere, utilizzare cannette con topolini o piume che spariscano momentaneamente sotto mobili, dietro porte, dentro tunnel (ponendo particolare attenzione al tipo di tessuto di rivestimento e la presenza o meno di carta all’interno, soprattutto se i proprietari ritengono il proprio gatto timoroso). 

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COME SI GIOCA
È sempre indispensabile capire che il gatto deve avere la possibilità di prendere e trattenere il giocattolo e che è importante intervallare movimenti rapidi a movimenti lenti; diversamente si creeranno situazioni frustranti o troppo eccitanti per il gatto.

QUESTO NO QUESTO SI
Evitare i puntatori laser e giocattoli con oggetto interno non rimovibile Preferire poi quei giochi cavi all'interno dei quali è possibile inserire altri giocattoli o piccoli pezzetti di snack che possano esser estratti abbastanza agevolmente. 

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