La comunicazione visiva

LA VISTA
L’occhio del gatto è differente dal nostro: percepisce solo alcuni colori e mette a fuoco gli oggetti statici in maniera meno accurata mentre può individuare facilmente rapidi movimenti e vedere, sebbene in maniera non nitida, in condizioni di poca luminosità. La capacità visiva minore viene spesso integrata con gli altri sensi e la comunicazione visiva del gatto è composta dalla postura, dalla prossemica e dalla cinetica. Il movimento del corpo (postura): è importante valutare i movimenti oculari (sguardo fisso, occhi socchiusi, grado di dilatazione delle pupille), la mimica facciale (movimento delle orecchie e delle vibrisse), gesti (movimento delle zampe e coda), flessione di arti e busto, per comprendere lo stato emotivo e il grado di attenzione del piccolo felino. Il modo con cui il gatto tende a disporsi in una determinata situazione rispetto a un altro soggetto (prossemica); generalmente lo spazio che lo circonda viene diviso in tre zone (distanze): di fuga (dove è possibile evitare eventuali interazioni spiacevoli), sociale (dove è permesso l’avvicinamento dei componenti del gruppo sociale), personale (può variare in base allo stato emozionale e fisiologico del gatto, la cui invasione può provocare comportamenti di aggressione).Il movimento complessivo del corpo rispetto all’interlocutore (cinetica): importante in questo caso valutare la velocità, la traiettoria e la coreografia.