Flebotomi o Pappataci

Come le zanzare, anche i pappataci agiscono al crepuscolo e solo le femmine sono ematofaghe e pungono sia uomini che animali. Son insetti simili a piccole zanzare color sabbia. Le loro dimensioni vanno da 2 a 4 mm, e il loro corpo è ricoperto di una fitta peluria. Flebotomi o pappataci sono estremamente pericolosi tanto per gli animali quanto per gli uomini in quanto con la loro puntura possono trasmettere il Leishmania infantum, il protozoo in grado di causare la leishmaniosi. In Italia la distribuzione della leishmaniosi era un tempo “a macchia di leopardo”, con una serie di focolai storici circoscritti, mentre attualmente la diffusione è uniforme in tutte le aree costiere, insulari, collinari e pedemontane della penisola. Le uniche zone non endemiche sono i centri urbani delle città medie e grandi, la pianura padana e i rilievi montuosi sopra i 400-800 metri.

SINTOMI
Spesso, soprattutto nelle fasi iniziali dell’infezione, sono poco appariscenti. Tra i disturbi più comuni ricordiamo malessere generalizzato, diminuzione di appetito, dimagrimento e aumento di volume di linfonodi, milza e fegato. Spesso si rendono evidenti problemi dermatologici, tra cui dermatite con forfora, ulcere dei margini dei padiglioni auricolari e crescita abnorme delle unghie. Da non dimenticare, nelle forme avanzate, il coinvolgimento dei reni, delle articolazioni e degli occhi.

CURA
La diagnosi viene effettuata con specifici esami del sangue mentre la cura, non di rado lunga e complessa, si basa su differenti protocolli farmacologici, i quali tuttavia possono non essere completamente risolutivi.

PROFILASSI
Si basa sulla vaccinazione, da associare ai trattamenti insetto-repellenti (collari, spray, spot-on) e alla somministrazione di stimolatori del sistema immunitario. Consigliabili anche l’applicazione alle finestre di zanzariere a maglie fini e la ridotta frequentazione degli ambienti esterni nelle ore che vanno dal tramonto all’alba, durante le quali i flebotomi sono particolarmente attivi. La presenza della rabbia nel nostro Paese non è più stata segnalata da diversi anni: in certe situazioni, tuttavia, l’esecuzione del vaccino specifico può essere raccomandabile (animali che girano liberi senza controllo in zone di montagna) o deve essere effettuata obbligatoriamente (espatrio).

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