I CARBOIDRATI
Sono un altro componente importante, ma la legge non obbliga a riportare in etichetta il loro valore. Per sapere quanti ce ne sono in un alimento secco, si può applicare la formula: Carboidrati = 100-Proteine-Grassi-Fibre-Ceneri-9In pratica, si sottraggono da 100 (alimento totale) i valori di proteine, grassi, fibre, ceneri e acqua (mediamente 9% nel cibo secco, oppure valori diversi riportati sulle confezioni). A grandi linee, il risultato corrisponde ai carboidrati. Possono essere semplici (come lo zucchero) o complessi (gli amidi contenuti in riso, mais, patate e altri alimenti vegetali). I carboidrati hanno una funzione energetica. Se sono troppi, si accumulano sotto forma di grassi, con il rischio di sovrappeso, obesità o altre malattie, come il diabete. I carboidrati non sono essenziali nel cibo del gatto, che può esserne del tutto privo. E,in generale, meno ce n’è, meglio è(salvo nei casi di specifiche patologie).Gli alimenti umidi possono esserne anche del tutto privi, mentre il cibo secco ne ha sempre una certa quantità (dal 15% al 19%) perché senza carboidrati i croccantini non stanno insieme, cioè non prendono la forma a cui siamo abituati,  Attenzione ai prodotti grain-free: i carboidrati in questo caso non derivano dai cereali, ma da altre fonti come patate, tapioca, piselli, lenticchie... hanno origine diversa, ma ci sono. 

LA FIBRA
È presente nelle crocchette e nel cibo umido ed è un gruppo di sostanze che il gatto non può digerire. Arriva quasi inalterata nel suo intestino e viene espulsa con le feci, oppure utilizzata dai batteri intestinali del microbiota, che ha, tra le sue numerose funzioni, anche quella di favorire l’attività dell’apparato digerente. Nel cibo secco la fibra va dal 2% al 5% e la sua funzione è importante per regolare il transito intestinale. Se è troppa si rischiano diarrea e un minore assorbimento dei nutrienti importanti. Nel cibo industriale la fibra è indicata come fibra grezza, senza specificare la tipologia, che può essere determinante nel miglioramento o peggioramento di specifiche patologie. Perché la fibra non è tutta uguale e, per avere un’idea delle tipologie, bisogna leggere la lista degli ingredienti.Nel caso dei cani il contenuto di fibra superiore al 10% potrebbe essere problematico: meglio scegliere alimenti con un contenuto di fibre (o cellulosa grezza) che non superino il 6%.

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