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Il gatto, rispetto al cane, ha mantenuto con il passare dei secoli la sua condizione di carnivoro obbligato e non può pertanto prescindere dall’ingestione di ingredienti di origine animale per il soddisfacimento delle proprie esigenze nutrizionali. 

In natura i piccoli felini catturano nell’arco delle 24 ore 7-9 piccole prede, che consumano interamente. Per questo si dice che i gatti amino mangiare poco e spesso. L’abitudine del nostro felino domestico di mangiare con calma, preferibilmente in un luogo appartato, così come quella di portare in casa prede di ogni tipo (uccellini, topolini, lucertole), è un retaggio comportamentale ereditato dai suoi antenati cacciatori è sono legate ai ritmi antichi della caccia.  Il gatto è un animale che, pur vivendo in ambito domestico, mantiene i propri istinti e retaggi di cacciatore solitario. Non sarà difficile che ami consumare dei pasti notturni, lontano da confusioni e sguardi indiscreti.

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